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Più sicurezza e maggiore risparmio con la sostituzione dell’ascensore
Più sicurezza e maggiore risparmio con la sostituzione dell’ascensore

È ormai imminente il completo recepimento in Italia della Direttiva UNI EN 81-80 che indica in oltre 70 punti tutti i pericoli significativi che possono presentarsi sugli ascensori esistenti in Europa installati prima del 1999 e per i quali sarà a questo punto necessario adottare adeguate misure protettive. Direttiva UNI EN 81-80 Quando gli interventi da eseguire per mettere a norma un impianto ascensore già installato cominciano ad essere numerosi allora forse è il caso di valutare la completa sostituzione dell’impianto ascensore. Questa soluzione infatti risulta essere, nella maggior parte dei casi, la più conveniente in termini di costi e la più performante in termini di funzionalità e utilizzo dell’impianto. In Italia ad esempio si stima che circa il 60% dei 900mila ascensori in funzione, abbiano almeno 20 anni di età. Con poche semplici mosse il nuovo ascensore diventa più pratico, più sicuro, più ampio e soprattutto più economico nella manutenzione. Senza dimenticare che il bonus Irpef per interventi in singole unità e parti comuni di edifici residenziali è del 50% (per un massimo di 96mila euro di spesa) in 10 quote annuali.

 

Desideriamo presentarvi qui di seguito un esempio importante di sostituzione completa di un vecchio ascensore che mostra in modo esplicito i vantaggi di questa operazione. L’esempio di Verona In un condominio di Verona un vecchio impianto a fune tradizionale con locale macchine è stato sostituito con un ascensore elettrico di nuova generazione.

Obiettivi dell’intervento erano la riduzione sensibile di consumi, costi ed emissioni (anche ad impianto fermo); l’aumento dello spazio disponibile e il miglioramento dell’accessibilità anche per persone diversamente abili; il miglior comfort di marcia (silenziosità, velocità, precisione di fermata); la maggiore sicurezza e conformità agli standard vigenti oltre al miglioramento dell’estetica. La sostituzione completa dell’elevatore ha permesso di ottenere diversi risultati. Innanzitutto il nuovo impianto non ha più la porta a battente ai piani e la porta a doppia anta in cabina, ma presenta porte automatiche che offrono il vantaggio di poter sfruttare l’intera luce netta dell’ingresso e garantire l’accessibilità dell’impianto anche a persone con disabilità o con problemi di deambulazione secondo quanto stabilito anche dalla normativa di riferimento già dal 1989 (D.M. 236/’89).

 

L’impiego di porte a 4 ante centrali ha ridotto al minimo i disagi per i condomini in quanto non sono state necessarie costose e fastidiose opere murarie di demolizione e ripristino. Il rivestimento della vecchia cabina era in legno e conferiva all’impianto un aspetto non più in linea con i tempi. Ora invece la cabina è in simil-acciaio con una parete di fondo a specchio e corrimano laterale. L’effetto è davvero moderno, elegante, luminoso e pulito. Il vecchio ascensore presentava inoltre una pulsantiera applicata sulla parete della cabina ormai del tutto usurata e rovinata. La nuova cabina è dotata invece di pulsantiera a colonna con display grafico per garantire robustezza e leggibilità da parte di tutti anche tramite l’impiego del braille su ogni pulsante per le persone non vedenti. Il soffitto è stato dotato di faretti a Led temporizzati che si spengono automaticamente ad impianto fermo e che garantiscono una perfetta illuminazione dell’ambiente e una significativa riduzione dei consumi. Per quanto riguarda invece la portata, questa è passata da 360 chili per quattro persone a 450 kg per 6 persone, la velocità da 0,6 metri al secondo a un metro al secondo; nei momenti di punta praticamente è come avere due ascensori. I benefici Nel caso specifico sono stati utilizzati tutti componenti di fabbricazione italiana, di facile reperibilità e di indiscussa qualità ed affidabilità.

 

Grazie all’assenza di oli inquinanti e all’utilizzo di materiali rigenerabili il nuovo impianto risulta essere molto più rispettoso dell’ambiente. Il vecchio ascensore necessitava di un locale dedicato per l’alloggio del quadro di manovra di almeno 2,50 metri per 2.50. Ora invece il quadro di manovra viene alloggiato in un armadietto da 30 centimetri per 14, per 160 che può essere posizionato dove si preferisce. Il locale macchine quindi può restare libero e a disposizione dei condomini. In alcuni casi il proprietario dell’ultimo piano ha acquisito l’utilizzo della torretta dell’edificio sfruttandola come attico o altana dando un contributo che ha quasi dimezzato il costo dell’elevatore.

 

Sia i costi fissi che quelli di gestione sono stati inoltre ridotti notevolmente. Quelli fissi sono diminuiti in quanto il nuovo ascensore presenta componenti più moderne e quindi maggiormente performanti. I costi di gestione invece sono minori in quanto essendo l’impianto completamente nuovo ha una longevità maggiore e non richiede interventi di manutenzione straordinaria. Infine, aspetto da non sottovalutare, a seguito di questo intervento di sostituzione, l’immobile ha acquisito nuovo e maggiore valore sia dal punto di vista estetico sia da quello energetico.